L’Aikido si pratica in un dojo ma vive nel quotidiano, se questo non avviene non esiste l’Aikido.
AI
"Aikido significa andare incontro ad una forza ostile avvolgendola in un abbraccio e annullandola col nostro amore.
L'aikido non serve a farci diventare forti, ma deve aiutarci a capire meglio gli altri, non è per correggere gli altri, ma correggere noi stessi." (Kisshomaru Ueshiba)
KI
"L'aikido è prima della forma, il resto non è che tecnica"
DO
"Scopo dell'aikido è di allenare la mente e il corpo, e formare persone oneste e sincere." (O-Sensei)
Corsi e iscrizioni
I corsi sono attivi nei dojo Mushin-ryu di Milano e Bergamo da ottobre a giugno ma le iscrizioni sono aperte tutto l’anno.
Venite a trovarci o contattateci per avere maggiori informazioni .
Come noi viviamo l’aikido
L’Aikido si pratica in un dojo ma vive nel quotidiano, se questo non avviene non esiste l’Aikido.
L’Aikido ha tante interpretazioni, tutte valide, purché siano dettate da allievi diretti del maestro fondatore Morihei Ueshiba. Per questo motivo gli attuali insegnanti di Aikido devono almeno essere a loro volta allievi di uno di questi maestri.
La nostra scuola è nata da un insegnante allievo del maestro Hiroshi Tada, pratica Aikido dal 1963 ed è la seconda cintura nera d’Italia dopo Claudio Bosello.
Dopo 20 anni di esperienza di insegnamento e 40 anni di pratica ha sviluppato l’idea che l’Aikido, miracolosamente rimasto non competitivo, debba essere anche senza esami di kyu.
La pratica deve essere, almeno per i primi 6 o 7 anni, senza scopo pratico e senza gratificazioni, con il solo obiettivo di fare Aikido.
Lentamente l’allenamento porta al raggiungimento di un equilibrio fisico e psichico, di una disciplina e un’armonia con i compagni e, non ultimo, diventare responsabili del proprio crescere e del crescere degli altri allievi.
L’Aikido diventa un modo di essere o meglio, come diceva O Sensei: “Scopo dell’Aikido è allenare mente e corpo e formare persone oneste e sincere”.
In questo momento storico crediamo che sia fondamentale cercare l’uomo e non l’atleta marziale. Bisogna imparare dalle sconfitte ed essere cedevoli rilassati e flessibili, come diceva Confucio: “Donare se stessi”.
Questo nella vita quotidiana significa evitare attriti dovuti all’egocentrismo e all’egoismo.
L’aikido per noi è vivere il quotidiano con la massima responsabilità del nostro fare e crescere con gli altri con amore.
L’aikido si pratica in un dojo ma vive nel quotidiano, se questo non avviene non esiste l’Aikido.